Come si produce il Vetro
Quando parliamo di produzione del vetro facciamo riferimento a due diversi processi produttivi in base al prodotto ottenuto: un conto è produrre vetro per lastre, un altro è produrlo per bottiglie o barattoli.
In entrambi i casi, la produzione del vetro può essere divisa in quattro fasi:
- Preparazione della materia prima
- Fusione della sabbia silicea (materia prima)
- Raffreddamento
- Lavorazione del vetro.
In primis, dunque, avviene la lavorazione delle materie prime che vengono poste in grandi silos o vagoni. In questa fase avviene il setaccio delle materie prime, l’essiccazione e il pre-riscaldamento.
La materia prima è costituita da sabbia silicea e altri componenti chimici a seconda della qualità di vetro. Questi materiali, una volta setacciati, essiccati e pre-riscaldati, sono posti su nastri trasportatori e caricati in lotti condotti direttamente alla fornace.
Il vetro comune è anche detto vetro siliceo perché parliamo di un materiale composto quasi esclusivamente da diossido di silicio. Questi ha un punto di fusione di circa 1800 °C, e per questo è molto più costoso (in termini energetici) produrre vetro a partire dalle sabbie silicee piuttosto che da vetro già frammentato e ricavato dalla raccolta differenziata. In quest’ultimo caso, la preparazione è costituita dalla separazione e dalla purificazione delle materie.
I tipi di vetro differiscono per colori, qualità, purezza delle materie prime e anche dal tipo di fornace impiegato. La fornace è alimentata in modo molto lento, controllata da sistemi di elaborazione che tengono conto anche del tipo di combustione. Le fornaci industriali sono alimentate da gas naturale o olio combustibile e raggiungono una temperatura di 2.867 °F, equivalenti a 1575 °C.